giovedì 13 giugno 2013

Ricordo del primo incontro (II parte)

Prendo la borsa che Medusa ha portato con se e che mi porge sorridendo.
So che dentro ci sono gli strumenti, i giochi con cui mi dominerà.
Soppeso la borsa e la guardo di sfuggita, cercando di capire cosa c'è dentro,
quali deliziose (per Lei e forse per me) invenzioni racchiuda,
ma è difficile capire ...
..
Arrivati all'auto Le apro la portiera e la faccio accomodare.
Già questi semplici gesti, che sono di cortesia, mi emozionano.
In questo momento sono il Suo autista il Suo maggiordomo.
Fra poco sarò il Suo schiavo.

Partiamo.
Cerco di mantenermi calmo e di concentrarmi sulla strada.
Rimango in silenzio, come la Mistress mi ha ordinato.
Non è molta la strada, ma vorrei già essere lì, all'albergo.

Mentre guido sento il Suo sguardo su di me, sul mio profilo, sul mio corpo.
Avverto il calore di questo sguardo, lo sguardo della Medusa




La stanza è grande bella e accogliente.
E' degna di Lei, della Mia Regina.

Siamo l'uno di fronte all'altra.

Con un gesto, accompagnato da un sorriso, mi ordina di spogliarmi.
Mi tolgo le scarpe, le calze, poi la camicia rimanendo a torso nudo.

Un altro gesto, verso i miei pantaloni.
In breve sono nudo, in ginocchio di fronte a Lei
Adorandola
Mi sento bene, felice.
E' questo il mio posto, è questo la posizione che devo tenere di fronte a Medusa ...


... pronto a prostrarmi, a leccare i Suoi stivali


E' questo quello che penso mentre la Mia Regina mi osserva, indifeso e adorante
(continua...)


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