martedì 20 agosto 2013

Sogni di uno schiavo .... nelle notti di mezza estate

PRIMO SOGNO

.... "Spogliati, e poi mettiti sul letto" mi ordini, con quel Tuo sguardo che non è mai duro, ma che lo stesso non ammette tentennamenti o incertezze.

Mentre obbedisco sussurri: "Oggi ho parecchie cose da fare, e quindi ti lascerò solo per diverso tempo, ma ogni tanto, per distrarmi o per sfogarmi, verrò qui, e ti userò ..... Vedi di essere sempre pronto a compiacermi"

"Sì Padrona" rispondo. con un brivido che non è certo di freddo in questa giornata d'estate ... 
E’ che oggi avverto in Te quella determinazione  che di solito conduce verso vette inaspettate il Tuo essere Mistress e il mio essere schiavo, il Tuo schiavo.

Nudo, ad eccezione del collare, che ormai porto felicemente sempre allacciato quando sono con Te mi sdraio sulla schiena.

Tu, con pochi e rapidi gesti, allungandole sulla testa, leghi le mie mani alla tastiera del letto.
Le caviglie invece le fissi ad una sorta di bastone (non lo vedo bene così sdraiato), in modo che le gambe siano leggermente divaricate. Il bastone a sua volta è legato con un’altra corda al fondo del letto.

Avvicini il Tuo viso al mio, e mentre i miei occhi sono nei Tuoi e in essi sto lentamente affondando, le Tue unghie solcano il mio petto a vanno verso il pube.

Sorridendo mi dici “Ora comincerai con il darmi piacere. E lo farai senza che io ti bendi …. Voglio regalarti la visione del mio corpo. Sei felice di ciò, vero schiavo?”

Annuisco, mentre il mio cuore batte forte di emozione e felicità….
E sono sicuro che le Tue unghie, poggiate sul mio petto avvertono anch’esse i miei battiti accelerati.

Alzandoti la corta gonna che copre le Tue splendide Gambe, Ti sfili il perizoma nero, che poggi sul mio ventre, poi sul letto, in ginocchio. Con la sinistra scavalchi il mio viso e Ti poni a cavalcioni su di me, con il viso rivolto verso i miei piedi ….

A pochi centimetri dalla mia faccia c’è il Tuo Sesso.

E Tu, Splendida Padrona, indugi così.
Sembra che avverti il mio sguardo avido, che esplora la Tua intimità, consentendomi di viaggiare con gli occhi dal  monte di Venere alle grandi e piccole labbra e poi più indietro, fino al Tuo splendido buchino posteriore.
E senti il mio respiro, che assapora il profumo della Tua Fica, che con gioia vedo già umida.

“Lecca, cane, e lecca bene” mi ordini mentre abbassi il bacino

La mia lingua allora sfiora timidamente il perineo, per poi farsi  più audace …. Passa sul bordo della Tua Fica, si muove su quello stretto sentiero che si apre sulla Tua stretta valle del Piacere e vi scivola dentro.
Si muove lungo le pareti, si apre la strada verso l’interno, risale alla ricerca del clitoride mentre con la bocca ne stimolo l’esterno; poi scivolo fuori e scendo lungo il perineo, fino all’Ano, prima carezzandolo con la punta della lingua  che poi spingo leggermente all’interno … Ed ancora nuovo risalgo verso la Fica, la lingua piatta a sentire tutta la Tua pelle ….

“Bravo cucciolo, non ti fermare” mi dici afferrandomi con forza il pene scoprendone il glande, e iniziando  a masturbarmi. Un gemito di piacere esce dalla mia bocca, ma non smetto di leccare, succhiare, baciare, mentre il il mio viso è ormai fradicio di Te.

“Non osare venire schiavo, non ne hai il permesso” mi dici stringendo tra le dita la base del mio cazzo, mentre con l’altra mano mi schiaffeggi il membro.

Il mio corpo si tende sotto i colpi … per non cedere  mi concentro …. ora sono solo una bocca e una lingua, una bocca e una lingua fatte per darTi piacere ..... solo una bocca e una lingua ….
La Tua Fica pulsa alle mie carezze e ai miei baci e un lungo sospiro di soddisfazione accompagna il Tuo orgasmo ……

Sorridi mentre scendi dal letto, con un gesto sinuoso e da gatta soddisfatta.

Rimetti il perizoma, Ti sistemi la gonna, sfiori la Tua bocca con indice e medio che poi mi appoggi sulle labbra sussurrandomi “Bravo cucciolo, sei stato bravo …. Ti lascio un po’ qui. Ma non essere triste e non guaire, perché la Tua Padrona torna presto ….”

“Grazie Padrona, Ti Adoro” riesco solo a dire specchiandomi nei Tuoi occhi …

 Di che materia sono fatti i nostri sogni, Padrona?

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